Questo articolo è un omaggio a una persona, a un vero maestro di resilienza, un maestro di vita, di musica e bellezza.
La bellezza era ed è il suo sorriso, il suo restare difronte alla vita come un fanciullo, con stupore e riscoprire di nota in nota sempre un suono nuovo
Il Maestro Ezio Bosso è un uomo libero, lo ha dimostrato con tutta la forza e la potenza che la musica sprigiona, che lui non era una malattia, una carrozzina, una condizione.
La musica gli ha insegnato a essere libero, ancora prima che il limite lo colpisse.
Ricordo la notte in cui lo ascoltai dal vivo, a ogni sua parola mi emozionavo, perché ogni parola aveva un senso, come ha un senso ogni nota in uno spartito.
Il Maestro Ezio Bosso è l’emblema della resilienza, è la forza della bellezza incontenibile nel suo sorriso, nel suo amore grande per la musica, non solo scelta lavorativa, ma scelta di vita, vivere con la musica dentro, per non farsi imbruttire dalle note stonate, dal grigiore di certi vuoti di persone.
Accanto a lui e con lui ti sentivi parte di un tutto. Quel tutto che si compenetra oltre la fisicità, un oltre metafisico, un orizzonte di bellezza e ottimismo a cui il Maestro non smetteva mai di guardare con gli occhi del cuore e attraverso le note e l’armonia della musica.
Tutto era per stare insieme, unire le differenze, le singolarità di ogni nota, di ogni strumento, arpeggio e percussione, perché Il Maestro Bosso non conosceva l’ultima nota ma la nota successiva ad essa.
Mancherai a tutti noi Maestro , mancherà il tuo sorriso, mentre vola in alto la bacchetta, come a voler ringraziare un universo del dono e della bellezza che a lui era concessa ; di suonare insieme!
Maddalena Cenvinzo #teamHope