Mi chiamo Marina e vivo in un paesino vicino a Chivasso.
Da un istante all’altro mi sono ritrovata “ferma” in una realtà che non mi appartiene, surreale, un periodo storico con paure che si mescolano ai sentimenti e molto tempo da dedicare ai pensieri.
Resto a casa, tranne per qualche servizio da volontaria in Croce Rossa supportando per quello che è possibile chi è più fragile.
Ci sono giorni che richiedono più coraggio di altri.
Adesso mi viene da pensare alla vita che riprenderà, ai sorrisi, agli abbracci, a partecipare tutti insieme alle nostre corse e soprattutto alla presenza vera, quella che non vola.
Marina